Euro al capolinea?


Euro al capolinea


La vera natura della crisi europea

“In un’analisi elegante, chiara e coerente gli autori mostrano le inadeguatezze e gli errori della gran parte delle posizioni economiche e politiche dei diversi protagonisti nel dibattito sulla crisi europea – siano i sostenitori dell’ortodossia neoliberista, siano molte tra le voci critiche. Emergono dalla discussione proposte positive e ottimistiche, e anche pratiche, per uscire dalle crisi, che meritano attenzione seria”.
COLIN CROUCH

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Per comprendere la vera natura della crisi europea bisogna prestare attenzione ai cambiamenti nella finanza e nell’industria negli ultimi 15-20 anni, abbandonando la centralità della bilancia commerciale nell’impostazione teorica di base e aprendosi a una più complessa visione macrofinanziaria.

La conclusione dell’analisi dei tre autori è che l’uscita dalla moneta unica sia una risposta illusoria che rischia di condurre a più, e non meno, austerità.

Per quanto l’euro sia un disegno incompiuto e contraddittorio di unificazione monetaria, che va rivoluzionato dall’interno per riaprire spazi alla democrazia e al conflitto, e la sua dissoluzione appaia sempre più probabile, la decomposizione dell’Unione Europea porterebbe al ristabilimento di una dimensione nazionale che esaspererebbe gli elementi di concorrenza distruttiva tra i paesi dell’area. Con conseguenze disastrose sia sul piano sociale che sugli stessi equilibri geopolitici. Di qui la necessità di giocare ogni spazio possibile di azione che eviti la regressione sovranista.

Ringraziamenti

PARTE PRIMA

PERCHÉ L’USCITA DALL’EURO È LA RISPOSTA ALLA DOMANDA SBAGLIATA
Riccardo Bellofiore, Francesco Garibaldo, Mariana Mortágua

Introduzione

I. Il neoliberismo al di là dei miti

II. Una breve sintesi della crisi globale ed europea

III. Gli squilibri commerciali: la versione dominante (vecchia e nuova)

IV. Gli squilibri commerciali: l’approccio eterodosso
Prima digressione: il Three Balances Approach

V. Gli squilibri con l’estero all’interno di una autentica teoria creditizia della moneta
Seconda digressione: “prendere il finanziamento (più) sul serio”

VI. La nuova prospettiva macrofinanziaria e l’eurosistema

VII. Le trasformazioni in corso nell’industria europea e in quella tedesca

VIII. Centralizzazione e frammentazione del capitale industriale

IX. Una crisi da eccesso di capacità produttiva

X. L’Europa e la Cina

XI. Un’area integrata finanziariamente e industrialmente, e le sue contraddizioni

XII. Uscire dall’euro?

PARTE SECONDA

L’EUROPA DOPO LA CRISI GRECA, LA BREXIT E LE ELEZIONI ITALIANE. DILEMMI E PROSPETTIVE
Riccardo Bellofiore, Francesco Garibaldo

Introduzione

I. Not with a bang but a whimper

II. La trappola della stabilità stagnazionistica

III. Come siamo finiti qui?

IV. Come dovremmo uscirne?

V. La prospettiva di un crollo politico, prima che economico, dell’eurozona

Conclusione: in mare aperto

APPENDICI

Cento tweet sulla crisi
Riccardo Bellofiore

Euro al capolinea?
Riccardo Bellofiore, Francesco Garibaldo

Bibliografia generale

Gli autori

Riccardo Bellofiore è nato nel 1953. Docente di Economia politica all’Università degli Studi di Bergamo, i suoi interessi sono la teoria marxiana, l’approccio macromonetario in termini circuitisti e minskyani, la filosofia economica, e lo sviluppo e la crisi del capitalismo. Ha recentemente pubblicato Le avventure della socializzazione (Mimesis, 2018), e ha curato, con Giovanna Vertova, The Great Recession and the Contradictions of Contemporary Capitalism (Edward Elgar, 2014) e Ai confini della docenza. Per la critica dell’università (Accademia University Press, 2018).

Francesco Garibaldo è nato nel 1944. A lungo dirigente sindacale della Fiom, si è poi dedicato a ricerche di sociologia industriale a partire dalle trasformazioni del lavoro su scala europea. Usa metodologie di ricerca qualitative. I suoi ultimi lavori di ricerca riguardano le conseguenze della digitalizzazione nel settore industriale e lo sviluppo del capitalismo delle piattaforme: Cyber-physical systems e Nothing but a human, in Artifical intelligence and society (2018, con Emilio Rebecchi) e Industria 4.0 e il Lavoro, in Lavoro, Innovazione e capitalismo (2018), a cura di Laura Pennacchi e Riccardo Sanna.

Mariana Mortágua è nata nel 1986. È membro del parlamento portoghese dal 2013 per il Bloco de Esquerda. Sta concludendo il suo PhD in Economics alla Soas, University of London, sotto la supervisione di Jan Toporowski. È coautrice di numerosi volumi sulla crisi portoghese e su quella europea, come Dividadura – Portugal na Crise do Euro (2012, con Francisco Louça). Privataria (2015, con Jorge Costa) e Countering the myths of the Portuguese debt, in Europe on a Brink: Debt Crisis and Dissident in the European Periphery (2014, a cura di Tony Phillips).

Un estratto del libro è disponibile per il download sul sito Web dell’editore http://www.rosenbergesellier.it/scheda-libro?aaref=1270

Come superare lo spiazzamento dell’azione sindacale

di Matteo Gaddi e Nadia Garbellini.
Quaderni di Rassegna Sindacale, n. 3, luglio-settembre 2019, pp. 187-198

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